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da foreste sostenibili, un legno dalle prestazioni eccezionali.
Il legname di Accoya® è un materiale dalle eccezionali caratteristiche fisiche e meccaniche che coniuga l’estetica ed il colore del legno con prestazioni di un materiale tecnologico.
Il legname di Accoya® nasce dalla necessità di rendere più stabile e durevole il legno usato a diretto contatto con acqua, terra o esposto ad agenti atmosferici.
Il legname di Accoya® è il risultato di oltre 75 anni di ricerca e sviluppo, combinando la collaudata tecnica di modificazione denominata “acetilizzazione” con la più avanzata tecnologia, si crea un legname ad elevate prestazioni, idoneo per gli usi più estremi in campi di applicazioni: facciate, ponti, pavimentazioni, ad ogni ambito esterno ove si prediliga la qualità.
Il legname di Accoya® è il risultato di oltre 75 anni di ricerca e sviluppo, combinando la collaudata tecnica di modificazione denominata “acetilizzazione” con la più avanzata tecnologia, si crea un legname ad elevate prestazioni, idoneo per gli usi più estremi in campi di applicazioni: facciate, ponti, pavimentazioni, ad ogni ambito esterno ove si prediliga la qualità.
Il legname di Accoya® proviene da foreste sostenibili ed è lavorato con un processo atossico.
Le sue proprietà sono superiori a quelle dei migliori legni duri tropicali e lo rendono in grado di gestire i progetti più difficili, anche quelli attualmente considerati realizzabili solo con materiali provenienti da fonti non-sostenibili.
Il legno acetilato appartiene alla categoria dei “legni modificati” ovvero dei legni che sono stati soggetti a trattamenti di tipo fisico o chimico che ne hanno modificato sensibilmente le proprietà.
Consiste nell’impregnare una specie legnosa tenera (es. pinus radiata) con sostanze stabilizzanti, al fine di renderla notevolmente più stabile e resistente nel tempo tramite un irrobustimento del materiale a livello molecolare.
Il legno Accoya® si ottiene tramite calore, pressione, trattando il legno con anidride acetica.
L’anidride acetica “esterifica” i gruppi ossidrilici dei componenti polimerici del legno, primariamente della cellulosa.
I gruppi ossidrilici sono quelli che determinano l’elevata affinità dei componenti del legno nei confronti dell’acqua.
Riducendone il numero, si riduce conseguentemente la sensibilità del legno nei confronti dell’umidità dell’acqua stessa.
La sensibilità del legno nei confronti dell’acqua è la causa primaria dei movimenti del legno: il legno si rigonfia in ambienti umidi e si ritira in ambienti secchi. Ricordiamo, inoltre, che quando il contenuto di umidità supera il 20%, il legno viene facilmente attaccato dai funghi che ne provocano il rapido degrado estetico e strutturale.
Essendo il legno acetilato meno sensibile all’acqua, anche i suoi “movimenti” e la sua sensibilità alle aggressioni biologiche (funghi lignivori in particolare) sono sensibilmente ridotti.
Il legno Accoya® rappresenta uno sviluppo fondamentale nell’ambito della tecnologia del legno poiché ha trasformato in realtà la fornitura costante di un legno caratterizzato da durabilità, affidabilità e stabilità dimensionale.
Un test della durata di 5 anni, iniziato ad aprile 2015, è in atto in tre località costiere in Italia:
I campioni di legno di Accoya® sono stati testati assieme ad altri legni durevoli e non:
In totale 37 campioni sono stati montati su un rack in nylon e sono stati esposti in posizione di test.
Dopo il primo anno di esposizione tutte le specie legnose non trattate come castagno, faggio, quercia, pino radiata e pino silvestre sono state completamente attaccate dai teredini nei tre diversi siti e hanno raggiunto un grado di degradazione 4 secondo la norma EN 275 standard.
In alcuni campioni non trattati si è osservato anche un leggero attacco dovuto a crostacei.
I campioni acetilati erano completamente sani in tutti e tre i siti di test.
Il pannello di Okoume era stato attaccato leggermente o moderatamente dai teredini.
Il pannello MDF acetilato non è stato attaccato.
Gli effetti della acetilizazione sono sostanzialmente permanenti. Alcuni studi hanno evidenziato dei deboli effetti idrolitici dei gruppi estere che nel corso del tempo si trasformano in ossidrili, ma l’esiguità di questo fenomeno non compromette di fatto l’effetto globale dell’acetilizazione.
Tutte le specie legnose si possono trattare con l’acetilizazione, tuttavia, attualmente, si riescono ad acetilare in massa solo un numero limitato di specie legnose, ovvero quelle caratterizzate da una elevata porosità che consente la facile penetrazione dell’anidride acetica al loro interno.
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